TESTO RITROVATO NELL’ARCHIVIO DI BREBBIA

Lettera scritta da Brebbia, mai spedita, indirizzata a Francesco Ravedone, artista di Gallarate e amico dell’Autore. Parla di un incontro al Relax Bar di Varese, con alcuni amici e artisti, riuniti per il progetto dell’happening Fumus, realizzato da Luciano Giaccari nel 1969 a Varese (località Zambella), e che Brebbia documentò con il film Fumus art.

 

«Varese 24.3.69. FUMO  FUMO   FUMO   FUMO

Fumo contenuto - Fumo libero - Fumo monumento - Fumo freddo - Fumo caldo - Fumo raso terra - Fumo che so altro - loro lo sanno.

Ricordi quella manifestazione a Monte Olimpino?[1] Ebbene alla Zambella si vuole ripetere l’happening ma non si sapeva che formula usare. Me l’hanno chiesto, io suggerii “perché non fate qualcosa sul Fumo”. Non l’avessi mai detto. FUMO FUMO non si parla altro che di fumo. Sono partite le lettere – si sono invitati i migliori operatori visuali e si sono fatte le prove dal vivo, cioè col Fumo. Il fatto è che il Fumo costa L. 2000 la cartuccia la quale ha solo un’autonomia di 45’ però fa un bel Fumo, rosso viola verde bianco lilla ecc. Tu mi hai immediatamente capito a chi mi riferisco. Ieri sera siamo andati al Relax bar qui a Varese a parte quel frappè che mi si congelò per tutta la notte sullo stomaco, i loro discorsi li ebbi piantati durante il mio lungo sogno – che non aveva nulla a che fare col Fumo, quindi figurati quanto disturbo sognare femmine avvolte nel fumo e cose del genere. Lui aveva la barba ancora più rossa del solito, supino e la matita fra le dita attendeva l’idea che balenasse nei cervelli dei suoi colleghi, poi giù stampatello a segnare l’idea che doveva inevitabilmente essere annotata. Così vennero fuori le diverse categorie di Fumi. Così per due ore a sentire corbellerie. […]

A questo punto me ne andai a casa salutando il gruppo uno per uno. Sentii l’aria fresca limpida e pura senza Fumi di sorta. Mi seccò pensare che oltre l’ultimo piano del palazzo in cui abito ci fosse qualcosa di simile ai camini che fumano. Ruppi anche la sigaretta ch’era ancora tutta da fumare e pensai al fumo del fungo atomico. Come va Francesco, spero ormai sarai in piedi e avrai anche smesso di fare il malato grave.

[…] Ieri ho visto un film di MEKAS al cinema Vittoria di Varese. Mi sono anche abbonato all’UNIVERSITA’ POPOLARE per poter vedere quel film. “ I FUCILI DEGLI ALBERI” è stato fatto in collaborazione JONAS/GINSBERG/1962.

Un ottimo lavoro. Ecco cosa dobbiamo fare noi due, trovando il tempo necessario. Sono giorni per me vuoti, vorrei combinare qualcosa ma non m’esce nulla di positivo. Credo che riposerò per circa un mese, poi si vedrà il da farsi.

Intanto cerca di inventare qualcosa di originale così appena finito il mio letargo inizieremo un medio metraggio insieme.

L’idea che per ora posso anticiparti su quel film in collaborazione, è che vorrei usare la tecnica del teleobiettivo, cioè, film a colori, immagini con sfondi sfocati, riprese a motore piuttosto lunghe senza usare minimamente il fotogramma singolo, deve essere un lavoro da fotografo, combinazioni di colori cercando questo nella sfocatura, la quale apparirà diluita poi l’azione degli oggetti e personaggi completeranno la composizione con parti a fuoco, così avremo I° composizione di colore II° azione nella pura fotografia (trasformazione/complemento) III° rumori musica parole (tante parole) – ecco perché vorrei le sequenze lunghe – il tutto si completerà con movimento di macchina/carrellate. Vorrei fare un film fresco, puro, lo sperimentale deve ritrovarsi unicamente nella ricerca PAROLE/IMMAGINI. Vorrei sviluppare un tema futurista/ inedito, che non abbia nulla a che fare con le solite cose già sentite o viste, ecco la difficoltà.

Cioè uscire con un prodotto al quale riservare tutta la mia attenzione sfoderando l’esperienza acquisita dopo aver fatto 25 sperimentali liberi.

Ora si tratta di usare la classe nel sapersi contenere ad evitare estrosità istintive. L’amore inteso come sull’ultimo tuo scritto andrebbe inserito in più a contrasto, l’amore platonico oppure l’amore inteso quale superlativizzazione dell’uomo nel futuro al quale gli sarà riservato un mondo puro. Che ne dici Francesco? Vorrei anche paesaggi (appunto sfocati) che stanno fra quel mondo e un mondo oltre l’infinito.

Attendo tua presto poi ci vedremo magari a Gallarate da te per ampliare l’argomento. Ciao

[1] Brebbia si riferisce all’happening UFO, oggetti volanti organizzato da Bruno Munari nel 1968 a Monte Olimpino (Como). Brebbia realizzò in questa occasione il film UFO documentando l’evento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo testo rappresenta una scheda di presentazione del cinema sperimentale di Gianfranco Brebbia, scritta e autografata dall’Autore stesso[2], per la proiezione di suoi film a Varese, in occasione della Manifestazione Meno 31( significa “meno 31 anni al 2000”), organizzata a Varese nel 1969 per la valorizzazione e chiusura al traffico del Centro Storico di Varese.

[1] Brebbia si riferisce all’happening UFO, oggetti volanti organizzato da Bruno Munari nel 1968 a Monte Olimpino (Como). Brebbia realizzò in questa occasione il film UFO documentando l’evento.

[2] Il documento è stato donato da Paolo Zanzi alla scrivente nel novembre 2014.

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